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martedì 3 agosto 2010

PILLOLE FISCALI
di Elisa Scopel

Arriva la service tax. Ma chi pagherà ai comuni il taglio dell'Ici ?

Arriva domani in Consiglio dei Ministri il decreto legislativo sull'autonomia impositiva dei comuni. Il nuovo tributo, denominato service tax, ingloberà almeno 17 forme di imposizioni fiscali che, a vario titolo, gravano sugli immobili; secondo le stima sarà in grado di generare 25 miliardi di gettito l'anno. Ma i dubbi sull'effettiva portata della misura sono ancora molti. I tecnici dei ministeri Economia e Semplificazione ci stanno lavorando. Il rischio che il nuovo prelievo possa alla fine rivelarsi una scatola vuota per i comuni e tradursi in un aumento di tasse per i cittadini è infatti alto.

Svizzera e Panama nella black list

Dopo San Marino anche Svizzera, Panama e Liechtenstein potrebbero finire nella super black list introdotta con la manovra correttiva. La lista sarà ultimata a settembre. I tecnici di via XX Settembre ci stanno lavorando cercando di individuare i Paesi che registrano il maggior numero di fiduciarie. Per ora i Paesi citati sono quelli in cima alla lista, ma la parola definitiva spetterà al Ministro Tremonti che se ne occuperà dopo le vacanze.


Imprese in perdita, mini esimenti

L'articolo 24 delle legge 122/2010 fissa gli indirizzi di controllo nei confronti delle imprese che presentano dichiarazioni in perdita sistemica. Il fisco è infatti legittimato ad accertare induttivamente l'impresa se la dichiarazione per più anni consecutivi è in perdita e se esiste un'ampia divaricazione tra costi e ricavi. Questa costituisce infatti una condotta commerciale anomala, di per sé sufficiente a giustificare una rettifica della dichiarazione da parte dell'erario. Tutto questo a meno che il contribuente non dimostri concretamente l'effettiva sussistenza delle perdite dichiarate. La norma esclude però dall'ambito di applicazione dei controlli alcune situazioni come ad esempio quella nella quale la perdita fiscale dichiarata non è determinata dall'erogazione di compensi ai soci e agli amministratori.


Aziende apri e chiudi, organi di vigilanza in allerta

Gli articoli 23 e 24 della legge n. 122/2010, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 176 del 30 luglio 2010, prevedono un contrasto immediato a tutte le imprese 'apri e chiudi' a prescindere dalla forma giuridica e alle 'imprese in perdita sistematica' per più di un esercizio di attività. Tali disposizioni si aggiungono alle misure già varate dal legislatore per contrastare i fenomeni di evasione ed elusione fiscale. Entrambe le norme obbligano infatti gli organi preposti alla vigilanza, Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza ed Inps, a sottoporre a controllo sistematico le due specifiche categorie che in base alle esperienze delle verifiche fiscali sono risultate a elevato rischio di frode ed evasione.


Esenzione dall'imposta sulle successioni e donazione dei trasferimenti di quote sociali ed azioni

Con la risoluzione n. 75/E del 26 luglio 2010 l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito al trattamento fiscale applicabile ai trasferimenti di azienda e partecipazioni sociali ai fini dell'imposta sulle successioni e donazioni. Sono esenti dall'imposta di successione le trasmissioni di partecipazioni in società di capitali se si tratta di azioni o quote 'mediante le quali è acquisito o integrato il controllo' della società. Ciò si verifica se gli eredi, già soci di minoranza della società, acquisiscono il controllo della stessa per effetto dell'acquisto ereditario. La partecipazione già posseduta prima della successione può essere sia una partecipazione 'diretta', intestata cioè alla persona fisica che la assume in qualità di erede, che una partecipazione 'indiretta' e cioè posseduta per il tramite di un'altra società. Occorre ricordare poi che l'esenzione dall'imposta di successione e donazione è subordinata alla circostanza che gli aventi causa rendano apposita dichiarazione nell'atto di donazione o nella dichiarazione di successione, circa la loro volontà di proseguire l'attività d'impresa ovvero mantenere il controllo societario.