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martedì 25 maggio 2010

PILLOLE FISCALI
Elisa Scopel

Contante con soglia a 5.000 euro

Arriva oggi in Consiglio dei Ministri la manovra economica da 25 miliardi di euro. Tra le novità viene abbassato a 5.000 euro il tetto alla tracciabilità del contante. Il limite attuale è di 12.500 euro. Il testo prevede anche il blocco degli aumenti contrattuali per i dipendenti della pubblica amministrazione e un taglio degli stipendi di parlamentari e manager pubblici. Si fa strada, inoltre, l'ipotesi di ridurre ad una sola finestra l'accesso alle pensioni di anzianità per i dipendenti pubblici, esclusa la scuola, e alle pensioni di vecchiaia. Allo studio anche la possibilità di escludere dalle tasse le imprese di nuova costituzione del Mezzogiorno. L'esenzione sarebbe però limitata nel tempo. Tagli anche alla difesa nell'ordine del 10%. Pure gli Enti locali dovranno risparmiare: 2 miliardi nel 2011 e 3 miliardi e 800 milioni sia nel 2012 che nel 2013. (Ved. anche Il Sole 24 Ore: 'Dalle pensioni 2,7 miliardi' – pag. 7)


Il redditometro ora si rafforza

La manovra correttiva che il Consiglio dei Ministri si appresta ad approvare contiene anche le modifiche all'articolo 38 del dpr n. 600/1973. Verrà potenziato il redditometro. L'Amministrazione finanziaria dovrà invitare il contribuente ad offrire dati e notizie rilevanti che giustificano lo scostamento rilevato, prima di avviare il procedimento di accertamento con adesione. Solo quando il delta tra quanto dichiarato e quanto accertabile è di almeno un quinto si procede all'accertamento sintetico. Rispetto alla previsione attuale vi è una riduzione della soglia di attivazione del redditometro, riduzione che sembra applicarsi anche alla metodologia dell'accertamento sintetico.


Revisori contabili non pagano l'Irap

La prima sezione della Ctp di Novara, con la sentenza n. 4/1/2010, ha chiarito che l'attività di revisore contabile, per sua natura, non rientra nel campo di applicazione dell'Irap. Nel suo svolgimento, infatti, l'attività di sindaco non richiede il ricorso ad un'organizzazione o la collaborazione di terze persone. Il revisore contabile partecipa personalmente alla vita societaria a cui è estraneo nello svolgimento pratico. Il suo compito è quello di verificare il lavoro di altri, servendosi della sua esperienza e capacità.

Prestazioni alberghiere – Chiarimenti sulla deducibilità ai fini delle imposte dirette e ai fini Irap dell'Iva non detratta

Con la circolare n. 25/E del 19 maggio 2010 l'Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti in merito alla rilevanza reddituale dell'Iva non detratta su prestazioni alberghiere e di ristorazione prive di fattura, con particolare riguardo all'inerenza di tali costi all'attività esercitata. A seguito del decreto legge n. 112/2008, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n. 133, è stata eliminata, a partire dal 1° settembre 2008, la previsione di indetraibilità oggettiva dell'Iva relativa a prestazioni alberghiere e a somministrazione di alimenti e bevande. Pertanto, l'Iva addebitata sui servizi alberghieri e di ristorazione è detraibile. L'Agenzia ha in sostanza chiarito che in mancanza di fatture l'imprenditore e il professionista possono dedurre dal reddito l'Iva non detratta, sempre che la stessa presenti la natura di 'costo inerente' all'attività. L'Iva non detratta relativa alle prestazioni di vitto e alloggio ha rilievo fiscale anche per l'Irap, a condizione che l'onere risulti iscritto tra i costi che concorrono alla determinazione del valore da assoggettare all'imposta. Non può costituire un costo, e pertanto non è deducibile dal reddito, l'Iva documentata mediante fattura e rimasta a carico dell'impresa o del professionista a causa del mancato esercizio del diritto alla detrazione.

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